Birdwatching: quale binocolo? Quale guida?

Di cosa abbiamo bisogno per una escursione di birdwatching?

Per poter affrontare nel migliore dei modi una escursione di birdwatching avremo bisogno di un minimo di attrezzatura tecnica.

Per prima cosa dobbiamo procurarci un binocolo. Ogni binocolo riporta due valori scritti come “numero x numero” . Il primo valore indica l’ingrandimento. Il secondo valore indica i mm di diametro della lente. Ingrandimenti di 7x, 8x sono spesso associati a binocoli di piccole dimensioni, utili per essere utilizzati in ambienti come boschi o spazi “chiusi”, dove la vista spazia poco. Mentre invece ingrandimenti di 10x o 12x sono accompagnati da binocoli di grandi dimensioni, pesanti, che spesso hanno bisogno di un supporto, come per esempio un cavalletto e sono più indicati per zone aperte come montagne ed aree umide.

Il nostro consiglio è quello di acquistare binocoli di 8x o 10x. Si tratta di binocoli a buon prezzo e comunque leggeri e trasportabili, molto spesso a tracolla oppure in tasca.

Un binocolo deve avere una buona grandezza della lente, infatti i mm di diametro della lente sono proporzionali alla quantità di luce che arriva all’occhio e quindi alla chiarezza, alla definizione e bellezza dell’immagine. Quindi maggiore è l’ingrandimento, maggiore deve essere il diametro della lente.

Un binocolo che paradossalmente è un 14 x 25 sarà un binocolo in cui non vedremo un bel niente: l’immagine sarà scura e sfocata. Invece dei numeri buoni possono essere per esempio un 8×25 oppure un 10×30 o ancora meglio un 10×40.

binocolo-birdwatchingUn altro importante criterio che si deve valutare sono le due tipologie di prismi presenti nel binocolo. Esistono due tipologie: prisma a tetto e prisma di porro.

I binocoli più a buon mercato sono a prisma a porro mentre quelli più sofisticati sono a prisma a tetto. Questo perché garantiscono delle dimensioni e un peso decisamente inferiori quindi sono molto più comodi. Vi consigliamo quindi di prendere un binocolo a prisma a tetto. Certo, pagheremo un pò di più ma ne vale assolutamente la pena. Sono modelli molto più facilmente trasportabili anche a tracolla infatti dobbiamo pensare che quando andremo in escursione dovremo portarci al collo un binocolo per svariate ore quindi è importante che sia comodo e leggero. Comunque sia la variabile che incide di più sulla qualità del binocolo è la marca delle lenti. Lenti di marche come per esempio Swarovski, Leica o Zeiss sono buonissime marche però sono molto costose, utilizzate dai birdwatchers esperti.

Il nostro consiglio è quello quindi di scegliere marche altrettanto buone ma di costo leggermente inferiore come per esempio Steiner, Minolta o Nikon. Altra cosa: evitate di comprare binocoli via internet ma andate in un negozio specializzato. Questo perché così potete prendere in mano fisicamente il binocolo, provare il peso, provare la comodità e provare anche a guardare in penombra o controluce per vedere un pò le caratteristiche della lente. L’acquisto di un cannocchiale è consigliato soltanto quando passeremo ad un livello di competenze maggiori. Questo perchè in generale i cannocchiali sono costosi, pesanti e ingombranti e possono essere utilizzati soltanto in ambienti aperti con un treppiedi.

Ora che abbiamo il nostro binocolo possiamo vedere gli uccelli anche se lontani.

Come riconoscere gli uccelli nel birdwatching?

birdwatching nel parco di ugentoPer risolvere questo problema ci vengono incontro numerosissime guide e libri per il riconoscimento degli uccelli d’europa e d’italia. Ma siamo sicuri che tutte quelle in commercio siano effettivamente valide?

Quelle che vedremo di seguito sono quelle che sentiamo di consigliarvi.

Guide consigliate:
– Lars Svensson, Dan Zetterstrom, Killian Mullarney, “Guida degli uccelli d’Europa, Nord Africa e vicino Oriente “, Ricca Editore, 2012. La Bibbia di ogni birdwatcher. E’ una guida tecnica, quindi anche un po’ complicata, ma è un libro molto bello e molto completo. Se studiate bene questa non ci sarà uccello che non riuscirete a riconoscere.
– Detlef Singer, “Birdwatching facile”, Ricca Editore, 2013. Per chi ama le foto. E’ un libro di fotografie dove sono presenti anche uccelli d’Europa, dove vengono descritte le varie specie, la loro area di distribuzione, etc.
– Volker Dierschke, “Che uccello è questo?”, Franco Muzzio Editore, 2012. Una guida tascabile, con un prezzo inferiore, ma meno “scientifica”.
– Marco Mastrorilli, Cesare Della Pietà, “Gufi e civette”, Emmebi editore, 2011
– Francesco Petretti, “Uccelli di mare e limicoli”, Edagricole-New Business Media, 2002
– William S. Clark, “Guida ai rapaci d’Europa, Nord Africa e Medio Oriente”, Franco Muzzio Editore, 2010
– Guido Pinoli, Massimiliano Biasioli, “Conoscere ed aiutare l’Avifauna delle Aree Protette Insubriche”, Edizioni New Press, 2007
– Cyril Girard, “Guide illustré des oiseaux de Camargue et des étangs Méditerranéens”, Marais de Viguerat, 2013. Questo libro descrive un po’ d’aria specie di uccelli presenti proprio soltanto nella zona degli acquitrini della Camargue.

Come riconoscere i canti degli uccelli nel birdwatching?

birdwatching in PugliaEsistono invece delle “guide” per il riconoscimento dei canti che possiamo trovare tranquillamente su internet. Vi consiglio per esempio hobbyuccelli.it , cantiuccelli.it e ovviamente xeno-canto. org

Un altro aiuto è quello di andare a cercare su internet se esistono associazioni o gruppi nelle nostre zone che si occupano di ornitologia, birdwatching, che magari possono organizzare corsi o escursioni. E’ sempre bene andare in escursione con qualche birdwatcher più esperto perché si imparano sempre cose nuove.

Come vestirsi per fare birdwatching?

Quando usciamo per una cosiddetta “sbinocolata” dobbiamo assolutamente passare inosservati agli occhi degli uccelli altrimenti ci vedranno e scapperanno. Per cui la prima cosa da fare è vestirsi adeguatamente. Non è necessario mettersi una tuta mimetica militare, però vestiamoci con colori che possono confondersi con l’ambiente come magliette verdi, beige, marroni; pantaloni scuri verdi. Altra raccomandazione: muoversi piano! Parlare ad alta voce farà scappare gli uccelli prima ancora che noi possiamo vederli; quindi è necessario un assoluto silenzio ed evitare gli schiamazzi. Ricordatevi anche di impostare il cellulare in modalità silenziosa. Non disturbiamo gli uccelli con luci artificiali o suoni registrati. Cerchiamo di non avvicinarci troppo ai nidi, alle zone di corteggiamento e di alimentazione. Non dobbiamo disturbare gli uccelli nelle loro attività! Prendiamo un blocco note, un quaderno o un’agenda. Dobbiamo tenere un diario in cui scriveremo l’uccello in questione quando e dove l’abbiamo visto, la sua descrizione e i comportamenti che stava facendo. Tenere un diario ci aiuterà tantissimo perché a distanza di qualche uscita potremmo iniziare a confrontare nostre esperienze l’una con l’altra oppure facendo dei paragoni con le guide. E soprattutto avremo un’idea di ciò che accade e chi vi abita nelle zone che appunto andiamo a visitare.

Mentre siamo in giro a fare birdwatching ci potrà capitare di fare delle belle foto, anche se normalmente i nostri incontri con gli uccelli dureranno pochissimo a volte anche pochi secondi e saranno fatti a decine di metri di distanza se non centinaia.

Una volta che avremo fatto un pò di pratica non ci servirà quasi più né il binocolo nè una guida per il riconoscimento degli uccelli. Andando in giro ci basterà sentire un pò il canto, vedere qualche colore, riconoscere la silhouette o il modo di volare dell’uccello per capire subito di che specie si tratta.  A quel punto realizzeremo che il meraviglioso mondo degli uccelli è sempre e tutto intorno a noi.

Nel prossimo articolo parleremo di come uscire, quando e anche dove.

foto gentilmente concesse dagli amici di “Flora e Fauna del salento”

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