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Trekking Salento: sulla serra di Poggiardo, la cripta Santi Stefani e Cave di Bauxite

Durata

1 giorno

Descrizione escursione

Trekking Salento: sulla serra di Poggiardo, la cripta Santi Stefani e Cave di Bauxite, poco distante da Poggiardo è la frazione di vaste, oggi un piccolo centro, che sorge sul luogo dell’antica Bastae, una delle più importanti città della Japigia, citata sia da Plinio che da Tolomeo. L’area della città era delimitata dalle mura megalitiche messapiche che avevano uno sviluppo di oltre 3 km e di cui ancora oggi si vedono i resti, mentre una gran parte dei blocchi della cinta muraria fu impiegata dai contadini per costruire muri di confine e casolari, qui detti chirupi. In prossimità della necropoli della città, dalla quale provengono numerosi reperti ora presso il museo provinciale Sigismondo Castromediano di Lecce, si trova la cripta dei Santi Stefani. La cripta, scavata nel sabbione tufaceo sovrastante il calcare detto pietra leccese, e recentemente restaurata, è a tre navate divise da tre pilastri per ogni lato. Utilizzata nel secolo scorso come ricovero per gli attrezzi agricoli e per essiccarvi le foglie di tabacco, la cripta, interamente affrescata, mostra immagini di santi, arcangeli, della Madonna di Costantinopoli e del Cristo. Agli originari affreschi risalenti all’anno 1000, si sono poi sovrapposti tardivi rifacimenti del XIV e XV secolo. La denominazione di Santi Stefani deriverebbe dalla doppia raffigurazione di Santo Stefano sia sul secondo pilastro destro che sinistro. Se il territorio di Poggiardo è notevole per l’aspetto storico, non di meno lo è per quello ambientale. Vedremo infatti fossili di rudiste risalenti a circa 65.000 anni fa. In prossimità della Serra di Poggiardo, dalla quale si gode. di un panorama a 180° sui paesi limitrofi, si trovano le cave di bauxite. Queste cave, utilizzate sino agli anni ‘50 per ricavare l’alluminio, costituiscono uno dei tanti affioramenti di terra rossa che ricoprono buona parte del territorio salentino; all’interno di questi giacimenti si trovano i noduli di bauxite, che presentano un diametro variabile da qualche millimetro a pochi centimetri. Questa cava, convertita in pineta crea un paesaggio quasi irreale per il contrasto fra il colore rossastro del suolo, quello della vegetazione e quello degli specchi d’acqua dei bacini abbandonati. Un altro gioiello é rappresentato dalle Grotte che costituiscono un interessante sistema carsico con tre cunicoli principali e altri secondari che s’inoltrano nel sottosuolo. Sempre in prossimità della serra si trova l’interessante bosco i Reali, mentre lungo la scarpata della serra, verso ovest, si stende la grande pineta di Marirossi.

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Informazioni

Min Partecipanti

12

Età minima

12+
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