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Il capocanale, la festa di fine vendemmia con musiche e danze tradizionali
Una giornata in collaborazione con la Tenuta Viglione di Santeramo in Colle per rievocare una festa tradizionale che da sempre è stata celebrata nel mondo agricolo e rurale della nostra regione e non solo: la festa del capocanale.
Pare che il termine capocanale derivi dai bacchanalia, feste propiziatorie in onore di Bacco, Dio del vino e della vendemmia, nonchè divinità del piacere e del divertimento. Il più delle volte era un pranzo luculliano fatto di pietanze e cibi tipici del luogo dove non poteva mancare il vino.
Il capocanale
Qualunque sia l’etimologia del termine, il capocanale è una festa che segna la fine di una stagione di lavori in campagna. In questo periodo, nelle campagne pugliesi, si terminava la vendemmia e, transitando per le campagne, non di rado si assisteva a delle vere e proprie feste che coinvolgevano tutte le persone vicine ai proprietari delle masserie. La festa del capocanale, invero, non aveva una limitazione geografica definita poiché troviamo tracce di queste manifestazioni anche in altre regioni e in periodi diversi da quello della vendemmia.
La festa del capocanale, che si svolgeva dopo un lavoro collettivo, (vendemmia, mietitura, lavori di edilizia rurale, etc.) aveva dei canoni ricorrenti. Doveva essere il padrone della masseria ad offrire e soprattutto a servire gli invitati. Alla festa partecipava tutta la manovalanza che ruotava attorno alla masseria senza distinzioni di ruoli e di importanza. Il capocanale era un rito di appartenenza che nel suo svolgersi prevedeva un inversione dei ruoli: il padrone serviva per quel giorno i suoi dipendenti al fine di ringraziarli per l’obiettivo raggiunto. Proprietari, operai, braccianti, amici, tutti insieme a degustare cibo, bere vino, danzare e cantare. Le differenze sociali si azzeravano e tutti coloro che avevano contribuito al lavoro ed al raccolto venivano coinvolti in questa festa conviviale. D’altronde nella civiltà contadina il cibo, il lavoro e la musica sono andati sempre a braccetto.
Programma della festa di fine vendemmia con musiche e danze tradizionali
Arriveremo in masseria e, muniti di forbici da pota, saremo impegnati nella raccolta manuale delle uve allietati da musiche e canti di tradizione eseguite da Stefano De Dominicis alla chitarra, chitarra battente e voce, il flauto e la zampogna di Gianni Gelao del gruppo Abbàscə e la partecipazione di Chiara Liuzzi alla voce, durante il nostro “lavoro” nei filari.
La giornata proseguirà con la pigiatura a piedi nudi delle uve appena colte. Il mastro vignaiolo ci illustrerà i diversi tipi di vini prodotti dalla cantina e si procederà alla degustazione degli stessi mentre mastro Nicola, conosciuto anche come il Re del barbecue, preparerà le bombette e le salsicce alla griglia. Sarà quindi un momento conviviale in cui rivivremo anche le danze tradizionali a cui tutti potremo prendere parte, guidati da Giovanni Labate (Zio Giò), per chiudere la giornata in bellezza ed allegria.
📌 INFO E DETTAGLI📌
- NECESSARIA LA PRENOTAZIONE entro venerdì ore 13:00 compilando il form sottostante oppure al numero tel./WhatsApp 3209771234
- Chiusura adesioni: 22 settembre
- ABBIGLIAMENTO RICHIESTO: scarpe comode da ginnastica, acqua, macchina fotografica, buonumore
- APPUNTAMENTO: ore 10:00 a Santeramo in colle presso la Tenuta Viglione