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Trekking spirituale nella magica Tuscia Viterbese
Per il ponte del 1 maggio vi proponiamo un viaggio – trekking un pò diverso dagli altri. E’ un viaggio spirituale nella magica terra della Tuscia viterbese, una terra legata sin dai tempi remoti alla cultura etrusca, ai boschi sacri, ad eremi e luoghi di grandi energia. Questo itinerario quindi è indicato per chi ha mente curiosa, per i ricercatori, della Verità, per chi ama conoscere dal di dentro i luoghi che visita. E’ indicato per chi ama il mistero e la magia, per le persone sensibili alla meditazione, per chi è in cammino…
Insomma, è un itinerario in cui si visiteranno dei luoghi energetici molto potenti…
Programma del viaggio trekking spirituale nella magica Tuscia viterbese
Giorno 1 (1 maggio): Vitorchiano e Viterbo
Partenza la mattina presto in autobus da Gallipoli, Lecce, Brindisi, Bari. Arrivo a Vitorchiano e visita guidata del borgo. Il borgo medievale di Vitorchiano, tra i meglio conservati e più belli del centro Italia, offre scorci suggestivi e mozzafiato per il visitatore che si affaccia ad ogni lato della rupe. Lo sperone di pietra vulcanica dove oggi sorge la città fu abitato sin dai tempi antichi e in epoca medioevale crebbe d’importanza e architettonicamente le case sembrano una continuazione naturale della rupe di peperino. Le case, affacciate sulle profonde forre, solcate da torrenti, sono state costruite con lo stesso materiale della rupe, e ne seguono il profilo. Le torri e campanili svettano sulle case, una attaccata all’altra con i vicoli che scendono verso la rupe e offrono scorci degni di un quadro di Escher con l’accavallarsi delle tipiche scale a profferlo perfettamente conservate, che si incontrano in molti borghi della Tuscia. Il borgo di Vitorchiano non aveva bisogno di mura vista la naturale protezione rappresentata dalla rupe ma su un lato dove la difesa naturale era debole è protetto da una bella e ben conservata cinta muraria, torri e porte di accesso al paese. Tra le vie principali e i vicoli conserva importanti monumenti come il Palazzo Comunale, la torre dell’orologio facente parte originariamente della rocca difensiva, la fontana a fuso con i simboli dei quattro evangelisti. A Vitorchiano potremo ammirare uno dei Moai fuori dell’isola di Pasqua scolpito nella cava Anselmi di Vitorchiano. Qui vicino al moai faremo un rituale di connessione energetica tra cielo e terra. Pranzo libero e proseguimento per Viterbo, la città dei Papi. Visita guidata del centro storico. La città di Viterbo vanta un quartiere gioiello che ha conservato intatta l’architettura civile del medioevo, il quartiere di San Pellegrino, dove camminando per i suoi vicoli, si può fare un vero e proprio salto nel passato. Non può mancare una visita al Palazzo dei Papi dove soggiornarono i pontefici nell’arco di circa 23 anni con il vicino museo Colle del Duomo dove sono conservati molti capolavori dell’arte pittorica medioevale e rinascimentale. A piazza del Plebiscito si potrà visitare lo splendido Palazzo dei Priori iniziato nel 1460 per accogliere la nuova sede del Governatore della Provincia del Patrimonio, ne presero possesso nel 1510 i Priori. Infine concluderemo la visita con il Museo del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa. Sistemazioni in hotel. Cena e pernottamento.
Giorno 2 (2 maggio): il Bosco esoterico delle Streghe del Montecchio e visita di Villa Lante
Dopo la colazione il nostro trekking spirituale nella tuscia viterbese oggi continua a Bagnaia dove oggi ci farà da Cicerone una donna straordinaria, una ricercatrice spirituale che grazie alla sua caparbietà ha riportato alla luce un bosco sacro che grazie al ritrovamento di alcuni manoscritti, leggende e tradizioni locali, testimonianze orali e scritte tramandate da generazione in generazione, ha ridato dignità a questo luogo “sacro”. Stiamo parlando del bosco esoterico delle streghe di Bagnaia. Grazie alla preziosa disponibilità di Pier Isa scopriremo tutte le tappe ed i luoghi energetici legati a particolari rituali (che potremo praticare); come per esempio il Masso della Fertilità, considerato una delle più potenti “Yoni” del Mediterraneo, la grotta del Seme, il custode della Piana Sacra, la Pietra Curativa, il Braciere dei Filtri d’Amore, un osservatorio astronomico neolitico, gli Occhi della Dea, il Terzo Occhio o Ghiandola pineale ed il Trono delle Streghe. In tali luoghi “magici”, Pier Isa ci guiderà non sono nella storia ma anche nei rituali legati al luogo ed alle pietre. Lungo il sentiero che sale nello splendido sottobosco cimino, ci si ferma di tanto in tanto in alcune tappe fondamentali, tra cui la capanna di Bianca e Andrea, il masso di Rita Angeluti (la prima “strega” condannata e bruciata in Italia, nel Viterbese, nel 1347), e il Masso della Fertilità. Pier Isa narra della storia e delle storie legate ai singoli luoghi, e si leggono brani dal suo primo libro.
Il colle di Montecchio termina con una non-vetta smussata e qui si giunge al termine dell’itinerario. E’ la Piana Sacra su cui è adagiato il trono della Regina delle Figlie della Luna, da alcuni considerato una sorta di “portale” esoterico.
E’ una sorta di torre irregolare e dalla cima concava, scavata in enormi massi sovrapposti che alcuni presumono cavi al loro interno. Chi vuole si adagia in posizione di parto (o di accoppiamento) in quella che è ritenuta la sedia da parto (o appunto da accoppiamento) della regina delle Figlie della Luna; in attesa di sensazioni uniche che spesso arrivano. A conclusione di questo potentissimo viaggio nel bosco letterario del Montecchio faremo la pausa pranzo ed a seguire nel pomeriggio visiteremo la meravigliosa Villa Lante. Villa Lante a Bagnaia, frazione di Viterbo è, assieme a Bomarzo, uno dei più famosi giardini italiani a sorpresa manieristici del XVI secolo. Villa Lante vanta uno dei dieci giardini all’italiana più belli al mondo! Giovan Francesco Gambara, uno dei cardinali più potenti del Cinquecento, volle realizzare qui la sua Villa delle Delizie rievocando con il parco e la tenuta di caccia l’Età dell’Oro; si divertì a progettare fontane, affreschi e giardini da sogno! Entrando nel parco ci si ritrova in un’oasi di relax e di pace, si assapora la quiete della natura sotto le chiome dei lecci secolari e si viene cullati dallo scintillio delle acque sorgive che alimentano le fontane monumentali dei giardini. Cascate, ninfei, zampilli e scherzi d’acqua dialogano vivacemente con la pietra, spezzando il rigore perfetto dei giardini all’italiana, modellati come se fossero i damaschi di un tappetto persiano. L’acqua, la pietra e le siepi di bosso sono protagoniste indiscusse di questo luogo magico. Villa Lante è famosa, non solo a Viterbo e provincia, ma in tutto il mondo per i suoi giardini e per le sue numerose fontane monumentali: le più famose sono quella del Pegaso, dei Mori, dei Lumini, dei Fiumi, del Castoro e dei Delfini, solo per citarne alcune. Dopo aver fatto il pieno di Bellezza e Meraviglie in questa giornata, rientro in hotel. Cena e pernottamento.
Giorno 3 (3 maggio): il Sacro Bosco di Bomarzo, la Piramide Etrusca
Dopo la colazione ci sposteremo a Bomarzo. Il nostro trekking spirituale nella tuscia viterbese oggi continua con il trekking in natura che ci porterà in un luogo davvero straordinario: la piramide etrusca! Un bellissimo trekking attraverso i massi erratici foderati di muschio, i belvederi che si affacciano sulla Valle Teverina e le profonde forre solcate da cascate rumorose. In mezzo alla fitta vegetazione andremo a esplorare vie Cave, abitazioni rupestri, case fantasma, la necropoli medioevale di S. Cecilia, ma soprattutto la cosiddetta Piramide etrusca realizzata da un popolo raffinato, evoluto e con un profondo senso del sacro che fuse mirabilmente religione e scienza. Un particolare masso tufaceo, sapientemente lavorato, venne trasformato in un altare cerimoniale. Qui ci fermeremo a fare i nostri lavori energetici. Ci prenderemo il tempo per entrare in profonda connessione con questo luogo stupefacente, che lascia senza fiato… Dopo la pausa pranzo la nostra giornata proseguirà con la visita del Sacro Bosco di Bomarzo. Il Parco dei Mostri (o Sacro Bosco) di Bomarzo ci porterà alla scoperta di uno dei luoghi più straordinari del patrimonio artistico e paesaggistico d’Italia. Misterioso, enigmatico, il Sacro Bosco è una vera e propria esperienza ascetica. Dopo essersi lasciati rapire dalla suggestione delle giganti statue, caratterizzata da una moltitudine di tradizioni: pagana, magico-esoterica, alchimistica ed ermetica, condite in qualche circostanza da tinte esotiche d’oriente; mettendo insieme certi elementi, si intuisce come un luogo del genere vada ben oltre il capriccio di un nobile stravagante.
Vicino Orsini infatti, ad un certo punto della propria vita, abbandonò la vita militare e politica, per dedicarsi a studi di filosofia occulta e alle discipline alchemiche.
Il Sacro Bosco rappresenterebbe una sorta di itinerario iniziatico, attraverso le metafore incarnate nelle mostruose figure. Un viaggio, i cui passaggi sono scanditi dall’intelligenza del visitatore curioso, di chi “cerca” qualcosa. Si accede ad un regno di surrealtà, costellato di allegorie. Una metafora della discesa nell’oltretomba in varie tappe, rappresentate dalle prove che l’anima deve completare per elevarsi. Nell’alchimia l’uso di un linguaggio in codice comprensibile solo agli esperti è chiamato “ermetismo”. Gli alchimisti nascondevano le loro conoscenze dietro ai simboli; l’apprendista deve sforzarsi di acquisire le conoscenze parzialmente fornite, attraverso quanto scolpito nella pietra. Noi non abbiamo certo la pretesa di esplicare ogni preciso messaggio, celato in queste opere. Entrare in contatto con loro porta ad attivare l’immaginazione, ispirando un proprio personale viaggio, noi vi invitiamo a fare il vostro. Se ci sarà tempo faremo una sosta alle terme libere di Viterbo. Al termine della giornata rientro in hotel. Cena e pernottamento.
Giorno 4 (4 maggio): l’eremo segreto, il borgo dei Murales e Civita di Bagnoregio
Dopo la colazione il viaggio trekking spirituale nella tuscia viterbese proseguirà con una breve e facile passeggiata che ci porterà in un eremo completamente immerso nella foresta. Cammineremo alla scoperta di uno dei luoghi più magici ed incontaminati dell’Alta Tuscia. Un luogo misterioso legato ai templari e ad una comunità di monaci. In questo eremo circondato da una natura avvolgente e bellissima potremo trovare simboli religiosi e pagani. Vicino potremo ammirare una bellissima cascata ed alcune tombe a camera testimonianza di popoli ancora più antichi che hanno reso questo luogo unico nel suo genere. Lavoreremo sulla connessione con gli elementi, soprattutto l’acqua. Dopo questa bella immersione nel sacro ci sposteremo ad un delizioso borgo reso famoso dai suoi murales dipinti sulle abitazioni. Il tema sono le fiabe più famose. Sarà un momento di relax passeggiare nelle vie del borgo alla ricerca dei murales delle fiabe. Infine concluderemo la giornata con una passeggiata a Civita di Bagnoregio, conosciuta anche come la città che muore. Costruita su dei calanchi, è uno dei pochi borghi in italia dove si arriva a piedi. Indubbiamente è un luogo da vedere almeno una volta nella vita. Rientro in hotel. Cena e pernottamento.
Giorno 5 (5 maggio): Forest Bathing (bagno di foresta) al Monte Cimino
Dopo la colazione check-out. Il nostro viaggio trekking spirituale nella tuscia viterbese si conclude sul Monte Cimino. I Monti Cimini sono monti magici: un complesso di rilievi che occupa il cuore della terra degli Etruschi dell’alto Lazio. Monti magici e misteriosi un tempo completamente ricoperti da una selva fitta e intricata di castagni, querce e faggi, che per secoli protesse quel popolo dalle incursioni dei Romani. Scrive Tito Livio: “Era in quel tempo [300 a.C.] la selva Cimina più impraticabile e spaventosa [invia atque horrenda] di quanto non lo siano oggi le foreste della Germania e nessuno fino allora vi era penetrato, neppure i mercanti, né ardiva qualcuno entrarvi”.
Forse anche per questa funzione di bastione naturale, ai Monti Cimini sono da sempre attribuiti un ruolo e una “personalità” sacra. Concluderemo questo viaggio nel mistero e nella magia della Tuscia viterbese con un bagno di Foresta proprio sul Monte Cimino. Cos’è un bagno di foresta (foresta bathing)?
Lo Shinrin-yoku, un metodo per ritrovare il benessere immergendosi nei boschi, per i giapponesi è una scienza medica. Per gli occidentali una pratica, forest bathing, che porta benessere fisico e psichico. Non è una semplice passeggiata, non è trekking; è la terapia forestale attraverso la passeggiata nel bosco. Bagno di foresta (forest bathing) significa immergersi con tutti i sensi nell’atmosfera del bosco. E’ un’esperienza sensoriale che consiste nel rimanere un tempo prolungato in un bosco e sperimentare la natura. Il Bagno di Foresta è una pratica multisensoriale di consapevolezza e mindfulness.
Dopo la pausa pranzo ed una sosta caffè a Soriano nel Cimino, viaggio di rientro in Puglia dove arriveremo in serata. Verranno fatte le stesse soste dell’andata. Arrivederci alla prossima avventura!
📌 INFO E DETTAGLI 📌
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Chiusura adesioni: 28 febbraio o ad esaurimento posti
ORGANIZZAZIONE TECNICA DEL VIAGGIO:
SERAFINO sas Viaggi e Turismo Via Leuca 241/B – 73100 LECCE
P.I. 03207670757- Lic. DPGR 723/97 – C.C.I.A.A.7786/98 – Garanzia Assicurativa UnipolSai Pol. 1/1609/319/103399456